Sale per l’acqua della pasta, va buttato prima o dopo che questa inizi a bollire? Risponde il fisico Vincenzo Schettini.
Una domanda che ciascuno di voi si sarà posto almeno una volta nella vita. Trovandoci di fronte ad un pentolino d’acqua che bolle, a quanti di noi è capitato di chiedersi se il sale, indispensabile per un piatto di pasta che si rispetti, vada gettato prima o dopo l’ebollizione?
A riguardo, le abitudini possono essere molteplici. C’è chi addirittura aggiunge il sale ancor prima di accendere il fornello, quando l’acqua è a temperatura ambiente. Chi lo aggiunge qualche minuto dopo l’accensione del gas. Infine, c’è chi attende rigorosamente che si formino le prime bollicine per gettare il sale nell’acqua.
Ma qual è, di queste tre abitudini, quella corretta? A fare il punto della situazione è Vincenzo Schettini: fisico, nonché curatore della pagina Instagram “La fisica che ci piace” (che è anche il titolo di un libro scritto dall’esperto).
Uno degli ultimi contenuti social pubblicati sul suo account concerne proprio la questione del sale nell’acqua. Scopriamo, dunque, qual è la risposta corretta alla domanda che ci siamo posti in partenza.
Per rispondere ad un interrogativo che si gioca tutto sulla fisica, chi meglio di un fisico? È Vincenzo Schettini, colui che gestisce la pagina social “La fisica che ci piace”, a fornire la risposta al quesito. E la risposta, come state per apprendere, non avvalora né l’una e né l’altra teoria.
Per quale motivo? Perché, come spiega l’esperto nella clip in questione, aggiungere il sale prima o dopo l’ebollizione è assolutamente indifferente. Infatti, il sale è in grado di aumentare la temperatura dell’acqua – e quindi di incidere sul processo di cottura della pasta – solo nel caso in cui venisse usato in grandi quantità.
Nello specifico, servirebbero ben 250 grammi di sale in 4 litri d’acqua per aumentare la temperatura di ebollizione di un solo grado Celsius. Una quantità che, ovviamente, è ben distante da quella che usiamo comunemente per salare l’acqua della pasta.
Pertanto, nel momento in cui aggiungiamo il sale nell’acqua, non dobbiamo assolutamente temere che questo conduca ad un innalzamento della sua temperatura. Come spiegato da Schettini, i grammi che adoperiamo sono davvero irrisori per poter scatenare anche la benché minima conseguenza.
Chiarito il primo nodo – e cioè il fatto che il sale può essere aggiunto sia prima e sia dopo l’ebollizione -, il fisico suggerisce di prestare attenzione ad un piccolo, ma fondamentale dettaglio. Nel momento in cui aggiungiamo il sale nell’acqua bollente, occhio a non inserirlo tutto insieme.
Per quale ragione? Perché ogni granello di sale, nell’acqua che bolle, va a creare un vero e proprio centro di nucleazione, che a sua volta innesca la formazione di una bolla.
Pertanto, se notate che l’acqua del vostro pentolino sta bollendo, il consiglio di Schettini è quello di aggiungere il sale un poco alla volta. Così da evitare che si creino troppe bolle tutte assieme, col rischio di far fuoriuscire l’acqua.
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