Il profilo individuato dal presidente De Laurentiis è, clamorosamente, quello di un bianconero. Il prossimo ds del Napoli è il principale collaboratore dell’ex Giuntoli.
Il Napoli ha trovato il suo nuovo direttore sportivo. Si tratta di Giovanni Manna, da tempo legato alla Juventus e che Aurelio De Laurentiis ritiene sia l’uomo giusto al quale affidarsi per costruire una squadra con criterio. Cosa che è del tutto mancata nell’anno che ha fatto seguito alla conquista del terzo scudetto.
Con concrete possibilità di restare fuori dall’Europa – cosa mai avvenuta agli azzurri dal 2009 in poi – il presidente del Napoli avrà probabilmente capito che è necessario portare nei ranghi della società delle figure forti. Cosa che non è avvenuta dopo l’addio del precedente direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, andato alla Juventus e dichiaratosi inaspettatamente un tifoso dei bianconeri sin dall’infanzia.
Giovanni Manna rappresenta un profilo molto gradito a De Laurentiis. È giovane ma con l’esperienza necessaria per potere lavorare bene in una squadra ambiziosa quale è il Napoli. Lui sembra avere delle caratteristiche che sono proprie dello stesso Giuntoli, con una conoscenza infinita di calciatori, soprattutto giovani e di altre serie.
Il fatto di essere stato responsabile dell’area tecnica della Primavera della Juventus lo dimostra. Sembra anche che sia stato questo aspetto ad avere permesso a Manna di superare la concorrenza di Pietro Accardi, attuale direttore sportivo dell’Empoli, e di Sean Sogliano del Verona, altri candidati a prendere il posto dell’attuale collega del Napoli, Mauro Meluso. Quest’ultimo è al passo d’addio.
Un comunicato in merito alla nomina di Giovanni Manna come nuovo ds partenopeo è atteso per il prossimo mese di maggio, una volta che il campionato sarà finito. Il Napoli non potrà contare sui proventi della UEFA ma otterrà comunque una cascata di soldi dalla programmata cessione di Victor Osimhen. Tutto denaro che potrà essere investito in sede di calciomercato per rinnovare profondamente l’attuale organico.
Per Manna – campano originario del comune salernitano di Cardile, vicino a Vallo della Lucania, dove è nato nel 1987 – si profila il compito, non certo semplice, di dovere costruire nuove basi sulle quali potere fare ripartire un nuovo progetto tecnico. Ci saranno volti nuovi, tra i quali quello del nuovo allenatore, e presumibilmente avverranno anche alcune cessioni oltre a quella di Osimhen.
Manna era stato team manager del Forlì nel 2013/2014, spostandosi poi in Svizzera per ricoprire lo stesso incarico al Chiasso. Qui poi il giovane dirigente era stato promosso a direttore sportivo. In queste vesti Giovanni Manna era andato al Lugano, con Zeman allenatore, riuscendo ad allestire una squadra capace di approdare in Europa League.
L’approdo alla Juventus risale a cinque anni fa. Era il 2019 quando i bianconeri gli diedero il compito di allestire una compagine Primavera forte e capace di competere nella Youth League, ovvero il corrispettivo giovanile della Champions League.
Promosso dirigente in prima squadra dall’ex ds Fabio Paratici e dall’allora direttore tecnico, Federico Cherubini (che sta scontando una squalifica di 16 mesi e che resta nell’organigramma juventino, sostituito ufficialmente da Francesco Calvo, n.d.r.). Fino ad oggi Manna è stato il principale collaboratore di Cristiano Giuntoli.
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