In un’intervista al Corriere della Sera, Claudio Baglioni racconta una serie di aneddoti tra i quali anche la lite con De Gregori dopo averlo lasciato a piedi.
In una lunghissima intervista concessa ad Aldo Cazzulo del Corriere della Sera, Claudio Baglioni si racconta a 360°, dalla sua infanzia nell’oratorio di Centocelle a Roma, unica alternativa alla strada e alla delinquenza, fino alla buca ottenuta da Berlusconi che doveva partecipare al suo programma con Fabio Fazio. Erano i Tempi di Anima Mia.
Il racconto di una vita intera, ora che arrivato a 60 anni di carriera la voce di Mille giorni di te e di me ha deciso di ritirarsi. E di aneddoti ce ne sono davvero tanti, dalla decisione iniziale di farsi prete impedita dalla madre e di come “un folletto che giocava a cantare l’opera lirica” lo salvò a Venezia dopo essere arrivato ultimo ad un concorso canoro. Era Lucio Dalla.
Ma tra i tanti episodi raccontati al giornalista, ha fatto specie quella della lite con De Gregori, lasciato in strada in mezzo alla neve proprio da Claudio Baglioni. Un’amicizia lunga e duratura la loro, ma non iniziata nel migliore dei modi.
Claudio Baglioni e De Gregori, quella sera che lo lasciò per strada
Baglioni racconta che neanche si conoscevano quando Francesco De Gregori, in un’intervista al Re Nudo o Muccio Selvaggio, disse di “voler inquinare il mare tranquillo e tranquillizzante di Rino Gaetano e Baglioni“. Proprio lui gli rispose dalle pagine di Sorrisi e Canzoni sottolineando come anche Buonanotte fiorellino non fosse una canzone manifesto rivoluzionario. Un primo incontro, per così dire, fatto di botta e risposta insomma.
A farli incontrare per davvero ci pensò un impresario di Cesena, Libero Venturi. Da allora è nata un’amicizia lunga e duratura, anche se all’inizio non fu facile. L’episodio del litigio risale proprio a questo periodo, quando andarono insieme a Jesi ad ascoltare un cantautore allora ancora sconosciuto, Angelo Branduardi. Dopodiché decisero di partire per un loro on the road, accompagnati da un amico fotografo. De Gregori voleva andare a Parigi, Baglioni decise per la montagna.
In direzione Marmolada e in mezzo alla neve la macchina si ferma, così De Gregori scende dall’auto per spingerla e aiutare l’amico a riavviarla. Dopo qualche chilometro si rese conto di averlo dimenticato in strada: “Il Principe, in piedi, rigido come un pupazzo, era piuttosto seccato. Il giorno dopo arrivò la notizia della morte di Pasolini, Francesco disse subito: l’hanno ammazzato“.
Un’amicizia lunghissima
Da allora però l’amicizia è cresciuta, un piccolo screzio che non ha intaccato il percorso dei due, che una sera hanno anche suonato insieme al Pantheon ma c’erano solo turisti che non li hanno riconosciuti. Per un periodo poi hanno inciso anche per la stessa casa discografica, la RCA storica casa di produzione la cui sede era il ritrovo di giovani artisti in cerca di un’opportunità.