Sembra ai titoli di coda, e stavolta per sempre, la storia tra la Juventus e Massimiliano Allegri. I motivi per un divorzio sarebbero diversi.
Juventus Allegri, un po’ a sorpresa ci potrebbe essere un divorzio. E questa volta in maniera definitiva, dopo l’addio avvenuto nel 2019 al quale avevano fatto seguito due anni sabbatici. Poi c’era stato un secondo ciclo, ancora in corso, dal 2021 in poi. Ma che non ha portato alcun trofeo nella bacheca dei bianconeri.
Spesso e volentieri i tifosi della Juventus hanno contestato Allegri per il suo “non gioco”, ampiamente non spettacolare e non bello da vedere. Tutto quanto è votato alla quantità ed alla concretezza, con tante vittorie maturate di misura ed anche all’ultimo minuto. Ma si sa, vincere è l’unica cosa che conta.
Ed in questo Allegri è il miglior allenatore che ci sia. Però i supporters juventini sembrano essersi stancati, e dopo tre stagioni senza vittorie (anche se c’è ancora in ballo la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, n.d.r.) la dirigenza della Juventus starebbe pensando ad una rifondazione.
Ciò presuppone la nomina di un nuovo allenatore ed anche la cessione di qualche elemento importante. O per convenienza (Vlahovic) o per necessità (Chiesa che ha il contratto in scadenza nel 2025), la Juve potrebbe vedere alcuni dei suoi grandi protagonisti in uscita dopo la fine di questa stagione che è ormai agli sgoccioli.
Juventus Allegri, il divorzio è davvero possibile
Attualmente l’accordo che lega le due parti ha ancora una durata di un anno. Ma la Juventus starebbe maturando la decisione di voltare pagina e di cambiare filosofia. In tal senso Giuntoli avrebbe individuato in Thiago Motta l’uomo giusto da cui ripartire.
Certo però è che lasciare Allegri libero ed ancora sotto contratto costerebbe non poco alla società bianconera. Il suo stipendio è di 7 milioni di euro, eppure si parla di un Giuntoli che starebbe conducendo già la campagna acquisti senza consultare il tecnico livornese.
Per fortuna della Juventus, quest’anno arriveranno un bel po’ di soldi dalla UEFA, grazie al ritorno in Champions League. Poi c’è anche da dire che la dirigenza non avrebbe affatto voglia di iniziare una stagione con un allenatore in scadenza, che è proprio la situazione che riguarda Allegri.
Un eventuale rinnovo di certo non porterebbe a quest’ultimo più soldi in tasca, semmai meno. La sensazione è che una (comunque improbabile) offerta di rinnovo vedrebbe la Juve proporre uno stipendio inferiore. Alla luce di ciò, sembra molto più probabile quindi un divorzio a giugno anziché una prosecuzione di un rapporto che viene giudicato dai più ormai logoro.