Lo scorso 24 maggio i Metallica si sono esibiti allo stadio di Monaco, in Germania, durante l’ultimo brano è successo qualcosa di incredibile.
Il rock è fatto anche di episodi epici, che ne alimentano la leggenda. Poi, quando l’episodio epico capita nel momento perfetto, non resta che gioire, restando a bocca aperta. E così è stato per i 60 mila spettatori allo stadio di Monaco, in Germania, dove i leggendari Metallica si sono esibiti, lo scorso 24 maggio, per il tour a supporto dell’ultimo disco “72 Seasons”, pubblicato un anno fa.
Non solo la storica thrash metal band ha dato tutto sul palco, portando in scaletta i brani più popolari, scatenando il popolo metal, ma proprio sul finire del concerto, con l’ultimo brano, la mitologica “Master of Puppets”, tutti hanno assistito a una corografia naturale, come se il cielo avesse deciso di partecipare all’evento, per mettere la ciliegina sulla torta all’intera prestazione.
La coreografia naturale venuta dal cielo: il fulmine durante il concerto dei Metallica
Tra iconici brani che hanno scolpito la storia del metal, come “Whiplash”, posta in apertura, “For Whom the Bell Tolls”, “Fade to Black”, “Orion”, la famosissima ballad “Nothing Else Matters”, e poi “Sad But true”, “Fuel”, facendosi largo tra “Seek & Destroy” e la più recente “Hardwired”, il concerto dei Metallica è giunto alla sua conclusione con l’ultimo cavallo di battaglia.
In chiusura, la band ha piazzato “Master of Puppets”, uno di quei pezzi che si scrivono una volta soltanto in carriera. Con il pubblico scatenato sotto la pioggia e la band intenta a suonare in una pozza d’acqua, anche il cielo ha deciso di partecipare, spinto dal roboante vortice del thrash metal di una volta, e così, dall’alto è sceso un fulmine che è stato catturato da migliaia di telefonini puntati dritti verso il palco.
“Cavalca il fulmine”: e la saetta è scesa dal cielo
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Un evento del genere fomenta già di suo, poi se pensiamo che i Metallica sono gli autori di “Ride the Lightning”, “Cavalca il fulmine”, uno dei più grandi metal album della storia, l’adrenalina è aumentata a dismisura, con il pubblico che ha gridato all’unisono non appena la saetta ha solcato il cielo bagnato.
Sarebbe stato più appropriato durante il brano “Ride the Lightning”, non presente però in scaletta, ma la coreografia naturale è stata particolarmente apprezzata da tutti i fan. Un lampo caduto perfettamente a tempo, a suggellare un concerto strepitoso. .