È stato trovato senza vita questa mattina l’ultimo tecnico che risultava disperso da martedì dopo l’esplosione nella centrale idroelettrica del lago di Suviana.
Si sono definitivamente spente le speranze di ritrovare in vita i dispersi dell’esplosione verificatasi martedì pomeriggio in una centrale idroelettrica del lago di Suviana, in provincia di Bologna. Dopo lunghe ed estenuanti ricerche, nelle scorse ore, le squadre hanno ritrovato morto l’ultimo tecnico che risultava disperso.
Sale, dunque, a sette morti e cinque feriti il bilancio della tragedia. Le prime tre vittime erano state recuperate il primo giorno, poi con il passare delle ore sono stati rinvenuti i corpi degli altri quattro, l’ultimo questa mattina.
Questa mattina, venerdì 12 aprile, è stato trovato l’ultimo dei dispersi dell’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di martedì all’interno di una delle centrali idroelettriche di Bargi che regola il bacino di Suviana (Bologna). Il bilancio definitivo è di cinque feriti e sette morti. Tre operai sono rimati, invece, illesi.
Le vittime, come riportano i colleghi della redazione de Il Resto del Carlino, sono: Pavel Petronel Tanase, 45enne residente a Settimo Torinese (Torino), Mario Pisani, 73 anni di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), Vincenzo Franchina, 36enne di Patti (Messina), Adriano Scandellari, 57 anni residente a Ponte San Nicolò (Padova), Paolo Casiraghi, 59enne di Milano, Alessandro D’Andrea, 37 anni di Forcoli (Pisa), e Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni.
I primi tre sono stati recuperati nelle ore successive alla deflagrazione, mentre gli altri fra ieri e questa mattina al termine di estenuanti e difficoltose ricerche durate quattro giorni e condotte dai vigili del fuoco e dai sommozzatori che hanno setacciato i locali sommersi del piano meno otto dopo l’incidente.
Sono già in corso le indagini, avviate sin da subito, le indagini che dovranno ricostruire le fasi della tragedia e risalire alle cause che hanno provocato l’esplosione. A condurre l’inchiesta la Procura della Repubblica di Bologna che avrebbe già commissionato una super perizia presso i locali in cui si è verificata la deflagrazione ai piani meno otto e meno nove della centrale che saranno sequestrati. I reati ipotizzati sono quelli di disastro colposo e omicidio colposo plurimo.
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