La minaccia dei narcos spaventa il calciatore argentino Angel Di Maria, ex juventino, e la sua famiglia: “Ti aspettiamo a Rosario”.
È una di quelle notizie che non vorremmo mai diffondere, ma il calcio torna a tremare per le minacce di gruppi malavitosi organizzati. Questa volta, a finire nel mirino nei narcos, il calciatore argentino Angel Di Maria, ex juventino e ora giocatore del Benfica con il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Il quotidiano argentino Cronica riporta i dettagli delle minacce.
Alcuni esponenti di un gruppo di narcotrafficanti ha preso di mira Di Maria e la sua famiglia, facendo pesanti minacce. Lo scorso mercoledì, infatti, due uomini incappucciati e a bordo di una moto si sono presentati a una stazione di servizi, aprendo il fuoco contro la folla. In pochi istanti, i due criminali hanno portato il caos a Rosario, città natale di Di Maria, lasciando poi un biglietto sulla pompa di servizio. Il biglietto era destinato al calciatore.
Il biglietto lasciato dai criminali destinato al calciatore Di Maria: pesanti minacce alla sua famiglia
Sul biglietto c’era scritto “Di Maria ti stiamo aspettando a Rosario”. Non è l’unico episodio simile, già in passato il giocatore 36enne del Benfica aveva ricevuto minacce esplicite. Nella sua casa di campagna in Argentina, non lontano dalla città di Rosario, dove lo sportivo torna abitualmente per le vacanze e per far visita ai genitori, era stato recapitato un messaggio intimidatorio.
In quel caso, la lettera recitava: “Dite a vostro figlio Angel di non tornare più a Rosario, altrimenti uccideremo un membro della sua famiglia”. Insomma, la situazione non è delle più serene, e il calciatore di certo non trascorrerà l’estate in tranquillità. Tra l’altro, il prossimo 30 giugno il suo contratto con il Benfica decadrà, e Di Maria stava prendendo in considerazione l’idea di tornare a giocare in patria per i suoi ultimi anni.
Il futuro di Di Maria, dopo le minacce difficilmente tornerà a giocare in Argentina
Ora, però, tutto potrebbe cambiare e il centrocampista potrebbe decidere di andare a giocare altrove. Certamente, la sua famiglia non è al sicuro. L’episodio è gravissimo e potrebbe compromettere non solo il suo rientro in Sud America, ma anche i ritiri con la nazionale argentina. I narcos hanno già minacciato altri giocatori.
La malavita, lo scorso anno, aveva preso di mira Lionel Messi, sparando all’impazzata in un negozio della catena di supermercati Nico, di proprietà della famiglia della moglie Antonela Roccuzzo, indirizzando minacce proprio al calciatore otto volte Pallone d’Oro. Roma, insulti e minacce di morte sui social per un giocatore.