Chiara Ferragni, le accuse piovono da tutte le parti, non c’è via di scampo per la famosa imprenditrice digitale: 300 euro per uno stage in azienda
Insomma, è un periodo davvero difficilissimo per Chiara Ferragni. Solo un anno fa, la famosa imprenditrice era davvero sul tetto del mondo. Amatissima da tutti, e appena reduce dal successo ottenuto nel ruolo di co conduttrice al festival di Sanremo. Tutto sta andando secondo i piani, anche la sua famiglia, nonostante i problemi avuti con Fedez negli ultimissimi anni, in modo particolare dopo l’arrivo della loro secondo figlia Vittoria Ferragni che, anziché unire ancora di più la loro famiglia, non ha fatto altro che metterli ancora più in crisi senza volerlo. Forse è stato il periodo del covid, o forse la malattia di Federico, ma molto probabilmente è stato il caso della Balocco che ha visto Chiara come protagonista lo scorso dicembre.
A quel punto, contro ogni previsione, è finito il fenomeno dei Ferragnez, non soltanto sui social che hanno cominciato ad ignorarli e a non seguirli e amarli più come un tempo, ma anche nella vita reale, dal momento in cui sono precipitati in una profonda crisi che li ha portati a chiudere il loro matrimonio. Si erano promessi che sarebbe stato per sempre ma purtroppo non è stato così e ora si ritrovano a pagarne le conseguenze. Come anticipato, lo stesso Fedez ha ammesso che il caso della Balocco ha influito davvero tanto sul loro matrimonio, probabilmente perché la coppia aveva due modi troppo differenti di vedere le cose e non è stata in grado di superare anche questa terribile tempesta.
Accuse pesanti per Chiara Ferragni: l’imprenditrice digitale finisce nel mirino delle polemiche
Come se tutto questo non bastasse, adesso Chiara si trova a fare i conti con delle voci che stanno circolando sul suo conto proprio in questo momento. Una certa Giulia, infatti, ha raccontato di essere stata sottopagata nel corso di uno stage fatto proprio presso l’azienda della Ferragni. “C’era questo fascino legato alla sua persona perché arrivava roba per lei e magari i dipendenti li pagava poco, però poi arrivavano i regali che lei scartava” così ha cominciato a testimoniare Giulia, una ragazza che avrebbe lavorato con Chiara.
Giulia ha raccontato che Chiara pagava i suoi dipendenti davvero molto poco, nel periodo che lei ha lavorato nella sua azienda, ovvero dal 2019 e 2022: infatti lavorava otto ore al giorno, con tanto di eventi ed extra compresi, e guadagnava soltanto 300 € al mese. Non avrebbe mai percepito questo stage come tale, dal momento in cui non ha ottenuto nessuna formazione, ma sempre il solo lavorato. Dunque già qu è stato violato il contratto che lei ha firmato, con lo scopo di imparare qualcosa. Successivamente a Giulia è stato proposto un lavoro in Partita Iva a circa 1500 euro al mese “Ero giovane e ho pensato che potesse servirmi per il curriculum, il mio lavoro mi piaceva tanto e inoltre con la partita iva potevo lavorare anche per altri, quindi guadagnavo di più”, ha raccontato la ragazza. Però poi le cose sono andate a peggiorare: “Rimango incinta, lavoro fino al termine e loro mi dicono: ‘Non ti preoccupare, tu continua a fatturarci la stessa cifra, se poi ogni tanto c’è bisogno di qualcosa ti scriveremo’. Non si poteva fare, io tra l’altro ero una dipendente a tutti gli effetti, andavo in ferie quando l’ufficio chiudeva, per dire. Per loro era una specie di regalo, però per assumermi non c’era budget”.
Chiara Ferragni e la “sottopaga” ad una stagista: il racconto da brividi
Dunque riepilogando, Giulia prendeva 1500 euro al mese, non aveva alcun tipo di tutela e la TBS Crews ha cercato di assicurarle una maternità facendolo passare come un regalo, ma questo regalo le sarebbe costato molto dal momento in cui la regolare maternità le sarebbe stata negata completamente. Poi il clima in azienda è decisamente peggiorato e ha parlato anche del manager di Chiara, che proprio in questo periodo è al centro delle polemiche: “Fabio dopo che ho partorito inizia a darmi compiti anche al di fuori delle mie mansioni. Si trattava di attività di un’altra società di Chiara, di Fenice, ma l’ho fatto. Questo a due mesi dal parto e lo specifico perché lì dentro c’è tutta questa aura delle donne che lavorano e vanno protette”. Dunque, riassumendo, Giulia ha avuto davvero poche possibilità per godersi la sua maternità.
Non è finita qui perché dopo tre mesi dal parto le offrono il ruolo di manager editoriale di TBS, per 100 euro in più al mese. Non aveva però le rimborsi spese per il lavoro, dunque ci sarebbe sicuramente andata a perdere. A quel punto le viene naturale chiedere del tempo per pensarci ma dopo dodici ore la proposta viene ritirata, e quando chiede spiegazioni, il manager le dice: “C’è la guerra, c’è il covid, fai un lavoro in via di estinzione, hai anche appena partorito. Cosa pensavi di trovare di meglio?”. Successivamente Giulia riuscita a trovare davvero un lavoro migliore, e a quel punto è stata richiamata forse proprio per la paura che potesse raccontare quanto accaduto e rovinando così, a pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo, la propaganda pro-donne istituita dalla Ferragni sul palco del Teatro Ariston.