Ayrton Senna moriva 30 anni fa e con lui piangeva un intero popolo: la leggenda della Formula 1 è ancora viva nel ricordo di tutti noi. La carriera e i successi.
Ayrton Senna, l’indimenticato pilota brasiliano degli anni ’80 e ’90, è ancora oggi ricordato come una delle leggende delle quattro ruote, un fenomeno assoluto che ha avuto la sfortuna di concludere la sua carriera e la sua vita troppo presto. Che fosse un predestinato lo si era capito da subito, da quando a 4 anni iniziò a giocare con i primi go-kart, l’inizio di un’avventura fantastica che purtroppo finirà in tragedia.
Come riporta ‘f1race.it’, a 13 anni vince la prima gara ufficiale di kart, mentre a 21 anni si trasferisce in Inghilterra dove esordirà in Formula 1 con la Toleman nel 1984. A Monaco dà un saggio delle sue capacità, facendosi notare da tutti che ben presto capiscono di essere di fronte ad un fenomeno assoluto; difatti, da li in poi, Senna firmò un contratto con la Lotus e dal 1985 al 1987 ottiene 6 vittorie, 16 pole position e 150 punti.
Nel 1988 si trasferisce alla McLaren-Honda, vincendo 8 delle 15 gare in totale, un vero testa a testa interno con Prost che alla fine gli permetterà di vincere il primo titolo della sua carriera. Tuttavia, il rapporto con il francese si deteriora sempre di più tra Suzuka e il GP d’Italia, dove Senna sarà squalificato e Prost riuscirà a vincere un controverso mondiale tra ricorsi e decisioni amare. Tuttavia, nel 1990 Senna vince il suo secondo campionato del mondo e un anno dopo cala il tris, affermandosi come il campione assoluto della Formula 1.
Nonostante i grandi successi, la McLaren e Senna si lasciano nel 1994 a causa di alcuni dissidi interni relativi al nuovo motore: Senna va via e firma per la Williams, una scelta che non si rivelerà azzeccata a 360°. Tuttavia, Senna riesce ad andare oltre le reali possibilità con due pole in Brasile e ad Aida ma le gare porteranno zero punti. Ben presto arriva la data fatidica, ossia il 1 maggio: si corre il gran premio d’Italia ad Imola, un weekend in cui accade di tutto e di più e che rappresenterà la fine per sempre.
Nelle prove di venerdì, Barrichello subisce un incidente con la sua Jordan, rimediando la lesione di un braccio. Il giorno dopo perde la vita Roland Ratzenberger. Senna capisce che qualcosa non va e il suo nervosismo fa scalpore all’interno del team. Il Gran Premio parte e subito si manifesta un incidente in partenza, il penultimo in ordine cronologico dopo quello ormai famosissimo in cui perderà la vita: Senna prende la tangente al Tamburello e si schianta a 200 km/h perdendo la vita a 34 anni.
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