Emerge una nuova interpretazione dello sfondo della Gioconda: secondo una studiosa raffigurerebbe una famosa città italiana. Scopriamo di quale si tratta.
Senza tempo, enigmatica e misteriosa. La Gioconda è uno dei quadri più famosi in assoluto sulla faccia del Pianeta, che con i suoi soli 53 cm di larghezza e 77 di altezza ha segnato la storia dell’arte. La Monnalisa è un capolavoro di Leonardo da Vinci custodito al Louvre di Parigi, il cui fascino richiama tantissimi turisti tutto l’anno: ogni giorno davanti al dipinto si crea, puntualmente, una grande folla.
Osservandolo con attenzione si può cogliere come nell’iconico ritratto il viso della Monnalisa presenti due espressioni diverse: da sinistra è seria e appare più matura, a destra è più fanciullesca e sorridente. Dipinto tra il 1503 e il 1504, nel corso dei secoli il suo magnetismo non ha mai smesso di stupire, tanto che l’opera continua ancora oggi a essere soggetta a molti studi, che piano piano ne hanno svelato misteri e curiosità. Di recente, è emersa una nuova supposizione riguardante lo sfondo del quadro.
Gioconda: spunta una nuova teoria sullo paesaggio ritratto
Nel corso dei secoli, la Gioconda è finita al centro di un vivido dibattito sul paesaggio raffigurato alle spalle di Monnalisa. Secondo alcune teorie sarebbe frutto dell’immaginazione di Leonardo Da Vicini ma di recente Ann Pizzorusso, storica dell’arte, ha abbracciato una nuova teoria per la quale si tratterebbe, invece, di uno scorcio di una città italiana esistente.
Per la studiosa, il panorama alle spalle della Gioconda corrisponderebbe a Lecco, cittadina posta su Lago di Como. Studiando con attenzione la tela ha colto nei dettagli il ponte Azzone Visconti di Lecco, risalente al XIV secolo, il Lago di Garlate e le Alpi sud-occidentali. Grazie al suo lavoro di geologa, Ann ha scoperto, inoltre, un altro dettaglio cruciale, ovvero le rocce calcaree grigie biancastre presenti nello sfondo, tipiche dell’area di Lecco. L’ipotesi della Pizzorusso è stata accolta in modo positivo, trovando riscontri concordi (scopri qui un capolavoro naturalistico stupendo).
Se è la prima volta che lo sfondo del dipinto ad olio viene associato a Lecco, in passato è già stato connesso a delle città italiane. Nel 2011 è emersa l’ipotesi che rappresenti Bobbio e nel 2023 Arezzo (scopri qui un focus su un luogo magico da scoprire).
Gioconda: altre curiosità sull’iconico dipinto
Da sempre contemplata da tantissimi spettatori, la popolarità della Gioconda è salita a picco nel 1991, anno in cui l’imbianchino Vincenzo Peruggia l’ha rubata, pensando che spettasse più all’Italia che alla Francia possederla, in memoria del suo autore, maestro italiano del Rinascimento senza eguali.
Inoltre, il quadro continua a catalizzare l’attenzione degli studiosi per i tanti enigmi che racchiude, tra il sorriso e lo sguardo del ritratto di Lisa Gherardini, la moglie di Francesco del Giocondo, nobildonna rinascimentale, nonché il paesaggio e tutti gli altri dettagli ancora oggi avvolti nel mistero.