Una donna muore dopo che l’ospedale cancella 5 volte l’operazione: una vicenda di malasanità che ha sconvolto i suoi familiari.
La famiglia di una donna deceduta dopo una lunga malattia sta lanciando adesso gravi accuse nei confronti dell’ospedale in cui la signora è stata ricoverata in più occasioni. Questa incredibile vicenda di malasanità è stata ricostruita dalla BBC. La donna, che era una nonna e aveva 67 anni, è morta a maggio 2023, e la sua famiglia descrive la sua morte come “straziante ed evitabile”, ricostruendo la vicenda.
Dalle indagini legate alla sua morte, emergono peraltro dei dettagli che sono davvero incredibili e che lasciano perplessi su come vengano gestiti dagli ospedali alcuni pazienti particolarmente bisognosi di cure. Siamo a Yeovil, alle porte di Bristol, nel Regno Unito, e la signora deceduta si chiamava Sarah Crowley: dal 2016, lottava contro un melanoma della coroide, una forma aggressiva di tumore che colpisce la vista.
Il caso di una donna che si è vista rimandare cinque interventi chirurgici ed è morta di cancro: i familiari ora chiedono giustizia
Nell’agosto 2021, è stata programmata per un’operazione in un ospedale di Bristol, in quanto dai successivi accertamenti era emerso che il tumore si era diffuso al fegato, aggravando il quadro. Ma – denunciano i figli della donna – sia quell’intervento che i quattro programmati successivamente sono stati cancellati. In preda alla disperazione, la signora Crowley si è rivolta al Royal Free Hospital di Londra per l’intervento chirurgico.
Intanto, però, il cancro aveva continuato ad avanzare – sostengono i familiari della donna, che chiedono venga fatta giustizia. L’operazione non era più possibile e la signora avrebbe dovuto ricorrere alla cosiddetta chemioembolizzazione, un trattamento sanitario che però è costosissimo e a pagamento. La famiglia aveva finito per indebitarsi per diverse decine di migliaia di sterline, lanciando anche appelli su GoFundMe.
La donna ha fatto così ricorso a trattamenti palliativi e di immunoterapia, ma nell’estate del 2023 è sopraggiunta la morte: ora i suoi familiari mettono sotto accusa l’ospedale di Bristol, che ha chiesto pubblicamente scusa per quanto accaduto, ma evidentemente ai parenti della signora Crowley non basta e dunque chiedono un cospicuo risarcimento per quanto subito.