Prima di diventare un noto volto della politica italiana, uno dei più influenti degli ultimi anni, ha partecipato a due quiz show televisivi, dichiarandosi “nullafacente”.
“Ho 15 anni, vengo da Milano e frequento il quinto ginnasio al Manzoni”, questa è la voce irriconoscibile di un ragazzino che oggi è diventato uno dei più noti volti politici italiani. All’epoca, eravamo nel 1988, prese parte al programma “Doppio Slalom”, condotto da Corrado Tedeschi. Quel ragazzino non sfigurò, dando una dopo l’altra una serie di risposte esatte e diventando il nuovo campione, anche se solo per una puntata.
Avete capito di chi stiamo parlando? Vi diamo un piccolo indizio: la sua ultima idea è quella di rilanciare la leva obbligatoria e questo lo ha fatto “litigare” con i suoi colleghi di coalizione. Stiamo parlando del ministro e leader della Lega, Matteo Salvini, la cui avventura nel programma televisivo viene fermata da due sfidanti ben più agguerriti di lui, Francesco ed Erasmo.
Vi ricordate di Matteo Salvini in questo quiz show televisivo?
Come accaduto nel caso di Matteo Renzi, concorrente a La Ruota della Fortuna, anche Salvini non torna a casa a mani vuote, ma con un milione e 100mila delle vecchie lire: per un adolescente davvero mica male. Ma non è stato l’unico quiz show televisivo a cui ha partecipato l’attuale leader della Lega: dal 1988 passiamo al 1993 e ritroviamo un ventenne Matteo Salvini di nuovo sulle Reti del Biscione.
Stavolta, il programma che lo vede partecipare è Il Pranzo è Servito, condotto da Davide Mengacci: in quegli anni, in realtà, Matteo Salvini è già un iscritto e militante della Lega Nord, è il leader del Movimento Giovani Padani, a Milano, e da lì a poco sarebbe stato eletto consigliere comunale della sua città, conquistata nel 1993 per la prima volta da un leghista, ovvero Marco Formentini.
Nello stesso periodo, Matteo Salvini – stando a vari suoi biografi – si faceva notare per posizioni aperturiste a sinistra e addirittura per aver difeso il centro sociale Leoncavallo, dopo uno sgombero e le successive proteste di piazza. Fatto sta che il leader della Lega si presenta da Mengacci e alla domanda sulla sua professione si dichiara “nullafacente”, aggiungendo che è iscritto all’università in attesa di dare qualche esame.
Ancora una volta, Matteo Salvini si dimostra molto attento e preparato, sebbene un po’ sfortunato e alla fine viene battuto dalla campionessa in carica. Ha anche tempo per una battuta, quando risolve il rebus “Incassare tangenti” ed evidenzia: “Vengo da Milano, ne so qualcosa”.