Delle ossa che potrebbero essere umane sono state trovate ieri mattina sul lungomare Boeo a Marsala, in provincia di Trapani. In corso le indagini.
Giallo a Marsala, centro della provincia di Trapani, dove ieri mattina sono state trovate delle ossa sui banchi di posidonia nelle vicinanze di un parco giochi per bambini sul lungomare Boeo. A notarle è stato un passante che ha subito dato l’allarme.
Immediato l’arrivo sul posto dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine che hanno delimitato l’area e avviato gli accertamenti per chiarire se si tratta di resti umani e determinare a quando risalgano. Nel frattempo, gli investigatori stanno esaminando l’elenco delle persone scomparse in zona. Al momento sulle indagini vige il più stretto riserbo.
Marsala, trovate ossa sui banchi di posidonia del lungomare Boeo: indagini in corso
Ieri mattina, giovedì 2 maggio, sul lungomare Boeo di Marsala, in provincia di Trapani, sono state trovate delle ossa che potrebbero essere umane.
A fare l’agghiacciante scoperta un uomo che passeggiando con il suo cane, come scrivono alcune testate locali e la redazione di Fanpage, ha notato i resti sui banchi di posidonia nei pressi di un parco giochi per bambini. Tempestiva la chiamata alle forze dell’ordine.
Dopo la segnalazione, presso il lungomare sono arrivati i vigili del fuoco, gli agenti della Polizia di Stato, gli uomini della Scientifica e l’Esercito. L’area è stata delimitata e subito avviati gli accertamenti per stabilire se si tratta di ossa umane ed eventualmente a quando risalgano. Non si esclude possano essere dei reperti antichi, magari trascinati a riva dalla corrente.
Sono in corso le indagini degli inquirenti che stanno passando al setaccio l’elenco delle persone scomparse in zona per capire se quei resti possano appartenere a qualcuno di cui non si hanno più notizie. Gli investigatori mantengono il più stretto riserbo.
La scoperta di qualche giorno fa
Circa una settimana fa, nella zona di San Mamolo, sui Colli di Bologna, delle ossa umane erano state ritrovate in un’area boschiva. Dai primi accertamenti si presume che i resti in questione appartengano ad un uomo di circa 50 anni, deceduto da almeno tre anni. A determinarlo, anche in questo caso, gli esami e le indagini.