La chiamano la pianta anti talpe e sa crescere bene in qualsiasi tipologia di terreno, da quelli più aridi a quelli fertili. Tuttavia la Euforbia catapuzia è pericolosa per l’uomo.
Si chiama Euforbia catapuzia ed è una pianta appartenente alla famiglia delle Euforbiacee. È nativa dell’Asia ma cresce facilmente su tutto il territorio italiano; si tratta infatti di un vegetale che sa adattarsi a tutte le tipologie di terreno, da quelli estremamente fertili a quelli più aridi. Per questo motivo la si può vedere un po’ ovunque, lungo le corsie delle strade così come nei boschi, negli orti e sì anche in vaso.
Per quanto riguarda la sua cura, la euforbia non ha bisogno di molte attenzioni. Se messa in vaso è bene prenderne uno bello ampio e utilizzare un terreno che sia ben drenante -quindi utilizziamo sempre sabbio o argilla sul fondo del vaso per garantire il giusto scolo dell’acqua-. Non è assolutamente una pianta da interni, va posta all’esterno, in giardino e a piena luce diretta.
Le innaffiature devono avvenire solo quando necessarie e quindi con il suolo asciutto, per cui si parla di uno -massimo due nei periodi molto caldi- innaffiature a settimana. Le infiorescenze circondate da brattee gialle compaiono tra Giugno e Luglio, questo è anche il periodo di crescita in cui è necessaria la concimazione. Per quanto bella e affascinante, nonché utile in alcuni particolari casi, bisogna stare attenti alla euforbia catapuzia perché è velenosa e urticante per l’uomo.
Euforbia catapuzia, il “latte delle streghe” dell’antichità
Tutte le parti della pianta, dalle foglie ai rami ma anche i fiori e i semi, sono velenosi. In particolare, nell’antichità questa pianta era conosciuta con il soprannome di “latte delle streghe” e questo perché quando danneggiata secerne una sorta di siero simile al latte che però ha un effetto estremamente urticante sulla pelle dell’uomo oltre ad essere nocivo.
Questo stesso serie è anche il motivo per cui la pianta oggi è conosciuta e utilizzata dagli agricoltori negli orti. Si tratta infatti di un repellente naturale contro gli animali, in particolare le talpe che a quanto pare non sopportano l’odore di questo latte, per cui basta inserire un ramoscello della pianta delle loro gallerie per tenerle a distanza.
Se però la catapuzia sembra essere un problema per la maggior parte degli animale, le capre sembrano esserne immuni che riescono anche a mangiare le sue foglie e a digerire le tossine. Tuttavia la presenza di queste ultime rende il loro latte pericolo per l’uomo, in quanto le tossine possono poi essere trasmesse attraverso il latte che producono.